Fondata nel 1984, la “Fondation Cartier pour l’art contemporain” (fondazione Cartier per l’arte contemporanea) apre le porte a temi raramente trattati nei musei, dall’ambiente alle scienze sociali e la matematica.
Cos’è la “Fondation Cartier pour l’art contemporain”?
Per usare un termine legato al discorso della sostenibilità, possiamo dire che la “Fondation Cartier pour l’art contemporain” sia un ecosistema dove dimensioni artistiche multidisciplinare si fondono assieme.
Un melting pot di artisti, scienziati, filosofi, musicisti e architetti che lavorano assieme, con diversi punti divista e diverse angolazioni, per fare spazio a qualcosa senza precedenti.
Per evidenziare la connessione tra il lusso e l’arte, la Fondazione e la Triennale di Milano hanno unito le forze per un periodo di otto anni per presentare un ricco e condiviso programma di esibizioni e show dal vivo a Milano.
La partnership tra la Triennale di Milano e la Fondation Cartier pour l’arte contemporain.
La Triennale di Milano e la Fondation Cartier condividono una visione comune sulla creazione artistica contemporanea. Entrambe si dedicano alla creazione di un programma internazionale aperto a tutte le discipline – arte contemporanea, architettura, design, fashion, cinema, scienza e filosofia.
In Europa questa collaborazione storica rappresenta una nuova forma di collaborazione culturale tra istituzioni pubbliche e private. La prima artista ad aver partecipate con il suo reportage fotografico “The Yanomami Struggle” è stata Claudia Andujar.
“The Yanomami Struggle” di Claudia Andujar
Claudia Andujar è un’artista brasiliana che ha dedicato la propria vita al fotografare e proteggere gli Yanomami, uno dei più vasti gruppi indigeni brasiliani.
“Sono connessa agli indigeni, alla terra, alla lotta per la sopravvivenza. Tutto ciò mi tocca profondamente. Tutto sembra essenziale. Forse ho sempre ricercato la risposta del significato della mia vita in questo tema essenziale. Sono stata attirata qua, nella giungla amazzonica, per questa ragione. È stato istintivo. Stavo ricercando me stessa”
claudia andujar
Basata su quattro anni di ricerca all’interno dell’archivio fotografico della fotografa, questa nuova esibizione a cura di Thyago Nogueira si concentrerà sul lavoro della artista prendendo spunto da questo specifico periodo.
Trecento foto, una serie di disegni degli Yanomami insieme alla sua installazione audiovisiva del Genocidio degli Yanomami: la Morte del Brasile.
L’esibizione esplorerà lo straordinario contributo di Claudia Andujar all’arte e alla fotografia, oltre che al suo ruolo centrale come attivista dei diritti umani in difesa degli Yanomami.
L’esibizione è divisa in due sezioni, la natura duplice di una carriera devota sia all’estetica che all’attivismo. La prima sezione presenta le foto dei suoi primi sette anni vissuti presso gli Yanomami, mostrando le difficoltà incontrate nel riuscire a interpretare visivamente la loro complessa cultura.
La seconda propone il lavoro che ha prodotto durante il suo periodo di attivismo, quando ha iniziato a usare la fotografia, insieme ad altri strumenti, per spinger il cambiamento politico.
I loro territori sono minacciati ora più che mai dall’estrazione illegale di oro, oggigiorno aggravata dalla propagazione del Covid-19. L’esibizione di Claudia Andujar, The Yanomami Struggle ha raggiunto maggior importanza nel contesto della crisi umanitaria e ambientale esacerbata dalla pandemia.
Non è una novità che l’arte giochi un ruolo fondamentale nella trasformazione umana verso qualcosa di più grande e migliore, ma il lavoro mozzafiato di Claudia Andujar è superlativo.
La collaborazione inaugurata lo scorso 17 ottobre 2020 con l’esibizione di Claudia Andujar, The Yanomami Struggle, continuerà nel 2021 con Les Citoyens, Guillermo Kuitca sulla collezione della Fondation Cartier pour l’art contemporain.
Cartier è un brand particolarmente attivo quando si parla di inclusività sociale. Come abbiamo visto qui, il brand organizza ogni anno Cartier Women’s Initiative, un programma di business internazionale per identificare, supportare e incoraggiare i business guidati da donne imprenditrici.
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