A che punto siamo? Difficile a dirsi.
Di certo c’è che la pandemia ha cambiato la nostra percezione sull’importanza della natura e della sua connessione con l’essere umano. Una rivoluzione che ha fatto riflettere tutti noi, chiamati ad affrontare seriamente i temi legati alla sostenibilità.
Si è finalmente acceso un riflettore a livello mondiale sul concetto di rispetto.
Rispetto delle persone, della natura, delle culture, delle differenze e ancora delle uguaglianze. Sì, perché le differenze oggi non dovrebbero più significare diversità, ma bellezza. Ed è proprio la Gen Z che ci invita a scorgere il bello nel cambiamento, in un mondo che evolve rapidamente, dove i protagonisti del futuro lottano per il rispetto dell’ambiente, degli animali e delle persone. E così si riscopre la bellezza di un dialogo tra generazioni diverse, in cui i giovani imparano l’arte di fermarsi a riflettere e attendere, osservando i ritmi della natura.
Ragazze e ragazzi che promuovono a loro volta un comportamento attento e scrupoloso che li porta a collocare al primo posto i propri valori, ricercandoli nei brand. La moda e il lusso, settori con l’orecchio da sempre teso al cambiamento, hanno per primi compreso l’influenza di questi consumatori, e hanno avviato diverse collaborazioni per soddisfarne bisogni e desideri.
Perché l’arte ci insegna che la bellezza non risiede nella materia dell’opera, ma negli occhi di chi guarda. Così la bellezza di una nivea statua di Venere, non è diversa dalla bellezza del rispetto o del cambiamento, spetta solo a noi scorgerla e viverla.
Francesca manfredi e paola vinci
Che si tratti di intelligenze artificiali in grado di cambiare l’allestimento delle vetrine secondo le recensioni dei consumatori, o capaci di memorizzare le misure del corpo dei clienti per una produzione efficiente, l’importante è la centralità del pianeta e delle persone.
I temi dell’inclusione e della diversità sono infatti cruciali, e molti marchi della moda e del lusso se ne stanno facendo portabandiera, combattendo battaglie sociali che spetterebbero ad altre istituzioni.
Spalanchiamo la porta ad un consumismo che cambia abito e veste i panni della gentilezza e del rispetto, perché solo attraverso produzioni e consumi migliori potremo apportare un vero cambiamento. Tuffatevi nella lettura di questo numero dove troverete racconti di persone e aziende che hanno fatto dell’impossibile la loro quotidianità, per salvaguardare la bellezza del nostro Pianeta.
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